Le Due Guerriere by Licia Troisi

Le Due Guerriere by Licia Troisi

autore:Licia Troisi [Troisi, Licia]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
ISBN: 9788804565215
editore: Mondadori


16

I padroni delle terre ignote

Dubhe guardò la boccetta alla luce della candela. Lonerin dormiva un sonno profondo poco più in là, e sembrava non essersi accorto di nulla. Si era svegliata presto, esattamente come la mattina prima.

Era già qualche giorno che la Bestia non le dava tregua, ma questa volta il ruggito profondo che le aveva scosso tutto il corpo era stato più potente. Aveva bisogno di prendere la pozione, subito.

Contemplò il poco liquido biancastro che era rimasto e sospirò. Di certo non sarebbe bastato per la parte restante del viaggio. L'altra boccetta che aveva sottratto a Rekla, infatti, era andata perduta nel lago quando si era tuffata.

Se n'era accorta poco dopo aver rincontrato Lonerin, ma non ne aveva ancora fatto parola con lui, per timore che la riempisse di quelle premure che tuttora le davano fastidio. Non voleva essere consolata, voleva stare da sola con la propria rabbia, accusarsi, perché quel gesto tanto infantile le aveva procurato una perdita enorme. Era stata una sciocchezza pensare di farla finita. Oltretutto le cose tra lei e Lonerin erano cambiate, lei per prima si sentiva strana, anzi,diversa .

Sembrava tutto così assurdo. Quando lo aveva rivisto, aveva toccato il cielo con un dito, in lui aveva scoperto non solo un compagno di viaggio, ma un amante. Eppure adesso si sentiva di nuovo debole e sola. Nulla di quella forza che aveva pensato di recuperare era arrivata. C'erano solo lei, la Bestia e la pozione.

Stappò l'ampollina e prese un sorso. Il liquido le scese in gola invitante, e lei provò l'istinto di prenderne ancora. Forse un altro goccio l'avrebbe aiutata a sentirsi meglio, la Bestia sicuramente sarebbe tornata a rintanarsi nel profondo del suo corpo, e lei avrebbe potuto percepire il mondo nella sua interezza, e così pure Lonerin. Peccato non poterselo permettere. Dubhe chiuse le labbra di scatto e le allontanò dalla boccetta. Ne restava poco più della metà. Due, tre settimane al massimo, poi la Bestia sarebbe stata libera.

Avvertì l'angoscia crescerle dentro. Cosa avrebbe fatto a quel punto? Strinse gli occhi come per dimenticare, poi si voltò verso Lonerin alla ricerca di un po' di conforto. Il suo profilo era appena percettibile nella penombra della caverna, ma bastò per ricordarle Mathon. Allora, quando era ragazzina e ne era innamorata, il solo guardarlo le provocava un vuoto allo stomaco. Dubhe soffermò lo sguardo sulle mani del giovane. Niente. Non provava assolutamente niente. Osservò il suo petto alzarsi e abbassarsi al ritmo del respiro, ma era come se lui non ci fosse. La sensazione di sentirsi di nuovo lontana la riempì di dolore.



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